ORTOPEDIA E ORTODONZIA: DI COSA PARLIAMO?

Il titolo di specializzazione in Italia è Specialista in Ortognatodonzia, a significare con (gnato) tutto l’assetto denti, muscoli e scheletro/articolazioni.

In Francia si parla più correttamente di Specializzazione in Ortopedia DentoFacciale, ad indicare la possibilità di influenzare la crescita dello scheletro del viso.

Dire scheletro facciale vuol dire tessuti molli del terzo medio inferiore della faccia. Vuol dire cioè che finché c’è crescita posso, in determinate situazioni, modificare ed influenzare la “piacevolezza ed armonia dei tratti del viso”. Si hai capito bene! Quello che da adulto posso fare unicamente rivolgendomi alla chirurgia, nel bambino in crescita lo posso ottenere, se indicato, con relativo sforzo tramite l’Ortodonzia.

Ho già detto che questa branca dell’Ortodonzia ha visto la sua origine in Europa fin dall’inizio del secolo scorso. Noi europei abbiamo studiato la crescita del viso così bene, da far nascere una branca. E diversi Medici hanno inventato e sperimentato con successo vari apparecchi “mobili” allo scopo di modificare, correggere e migliorare la piacevolezza di un viso.

Giorgio giunto tardivamente ha fatto più fatica per ottenere la correzione desiderataVedi Caso completo

E’ infatti chiaro che più un intervento di ortodonzia è precoce (non in senso assoluto), tanto più si hanno tempi rapidi. Una volta ottenuta la correzione i pazienti vanno seguiti per tutto l’arco di crescita e smontati o dismessi gli apparecchi si faranno controlli periodici in coincidenza con i richiami dell’Igienista. In molti casi si può evitare un intervento di chirurgia maxillo facciale da adulto. Tenuto conto che solo il 2/3% dei pazienti adulti con gravi alterazioni del viso, accettano di intraprendere la strada chirurgica, una correzione precoce è fondamentale per almeno 2 motivi!

  • Evito all’età di 20 anni circa un intervento costosissimo ed un disagio al mio paziente. Perché se è vero che la chirurgia maxillo-facciale ha fatto passi da gigante è sempre un bell’impegno.
  • Regalo un viso nuovo ad una età precoce (8/12 anni). Evito ingiurie e bullismi. Evito al paziente dei seri disagi psicologici in un periodo adolescenziale di evoluzione in cui si istaurano le vere amicizie e sbocciano le prime esperienze sentimentali.

Questa per me è una “missione”, perché a 9 anni ho vissuto sulla mia pelle il fatto di avere un aspetto da brutto anatroccolo.

Per mia fortuna con grande sacrificio mio e dei miei a 13 anni ero un’altra persona. Ma ho avuto la fortuna di essere curato nella maniera “giusta”, con una diagnosi giusta e di conseguenza con l’apparecchio adatto.

Spesso si da per scontato che un medico che fa “gli apparecchi” sia uguale ad un altro. Nulla di più sbagliato e i fatti lo dimostrano. Per mia fortuna mia madre decise di fare 1000km per farmi curare da un altro dentista e all’epoca non esistevano specializzazioni in ortodonzia. Ebbi una gran fortuna ma solo oggi posso capirlo.

Anna a differenza del caso di Giorgio è giunta al mio studio in epoca più precoce cioè 9/10 anni in questo caso la correzione è stata molto rapida. E’ bastato far crescere i capelli 5 mesi ed il caso è terminato. Naturalmente scherzo ma davvero in 5 mesi questa bimba prima spaventata ha un nuovo viso e sorriso. Questa è Ortopedia Dento Facciale e cioè modifica scheletrica e come diretta conseguenza modifica del viso. I nostri ragazzi meritano di avere il meglio. Vedi il caso completo

Un altro caso per comprendere meglio le potenzialità.

Carlotta arriva alla nostra attenzione in età precoce. Non è ancora il periodo più propizio per iniziare una terapia ortopedica. Quindi stabilita una diagnosi iniziamo i controlli periodici ogni 3/6 mesi in attesa della fase che precede lo sviluppo. Con opportune analisi e attenzione dei genitori si inizia intorno ai 10 anni e mezzo. Non è da pensare che si possano intraprendere certe cure senza una partecipazione del paziente e dei genitori.

Lei è stata molto brava ma anche la famiglia ha avuto fiducia costante. A differenza dei 2 casi precedenti (IIIa classe e quindi apparente eccesso inferiore a carico della mandibola, con mento in avanti), Carlotta “ERA” una IIa classe e cioè più o meno il contrario. Un difetto della parte inferiore del viso, con mento indietro, scambiato da chi non fa il mio mestiere, con un eccesso superiore. La gente guarda infatti i denti e non i tessuti molli e vede solo quello che conosce. Vede cioè dei denti frontali superiori sporgenti “in Fuori”. Qualche genitore arriva dicendo: dottore deve correggermi quei denti a “Castoro”. Vediamo le foto.

E chiaro che una adolescente con un nuovo viso e sorriso può affrontare il più bel periodo della sua vita con un altro spirito. Alla fine di questi percorsi io sono felice tanto quanto i miei pazienti e i loro genitori. Vedi il caso completo